Dicembre e gennaio, in una fattoria biodinamica del Centro Italia, sono tutt’altro che un periodo di pausa. Certo, i campi sembrano addormentati e le giornate scorrono più lente, ma dietro le quinte si lavora intensamente. È un momento speciale per prendersi cura del terreno, rigenerare le piante e riflettere sul futuro. Questo è il periodo in cui la natura si riposa, e gli agricoltori si preparano per la nuova stagione, mantenendo vivo quel delicato equilibrio tra uomo e ambiente.
Gli oliveti e i vigneti sono un simbolo del Centro Italia, e l’inverno è il momento ideale per coccolarli. A gennaio, quando le piante sono in riposo, ci si dedica alla potatura. Non è solo un lavoro tecnico, ma un gesto di attenzione verso la pianta, che così si prepara a una produzione migliore nella stagione successiva.
Un’azienda nella Valle Umbra, ad esempio, dedica questi mesi a potare con cura le sue viti Sangiovese e gli olivi secolari. Per proteggere le colture, usano solo rimedi naturali, come infusi di equiseto e ortica, seguendo il calendario biodinamico per scegliere i momenti migliori. È un modo per rispettare i ritmi della natura e garantire raccolti sani e sostenibili.
Se vivi o hai visitato il Centro Italia, sai quanto le sue colline siano affascinanti, ma anche fragili. Durante l’inverno, il terreno può essere messo alla prova dalle piogge. Per questo, gli agricoltori adottano tecniche tradizionali e innovative per proteggerlo.
Un esempio arriva dai Colli Senesi, dove un’azienda lavora per rinforzare i terrazzamenti e semina trifoglio e veccia tra i filari delle viti. Queste piante coprono il terreno, impedendo che l’acqua porti via i nutrienti e arricchendo il suolo con azoto naturale. Un gesto semplice, ma efficace, che mantiene viva la fertilità del terreno e protegge il paesaggio.
Le siepi, gli alberi e i boschetti che circondano i campi biodinamici non sono solo scenografici: sono un rifugio per la biodiversità. Durante l’inverno, si approfitta per potare le siepi, eliminare i rami secchi e, dove possibile, piantare nuovi alberi.
Nelle colline umbre, un’azienda ha deciso di arricchire il proprio paesaggio con querce e olmi. Questi alberi non solo migliorano il microclima, ma diventano casa per uccelli come pettirossi e cince, alleati preziosi per combattere i parassiti durante la stagione vegetativa. È un esempio di come ogni elemento della fattoria contribuisca all’equilibrio dell’ecosistema.
In questa prima parte abbiamo visto quanto l’inverno sia un momento prezioso per le aziende biodinamiche. Tra potature, protezione del suolo e cura del paesaggio, ogni gesto è pensato per preparare la terra a una nuova stagione di vita. Ma l’inverno è anche il momento per pianificare e guardare al futuro. Nella seconda parte scopriremo come la pianificazione e la gestione delle risorse siano fondamentali per costruire un’agricoltura rigenerativa e sostenibile, nel frattempo lasciateci un commento, siamo curiosi di leggerlo!