Il dodecagono, con i suoi dodici lati, è molto più di una figura geometrica affascinante. In molte culture e tradizioni, questa forma racchiude significati simbolici e spirituali profondi. Pensiamo per un attimo alla divisione del cerchio celeste in 12 settori da 30° ciascuno: non vi ricorda qualcosa? Esatto, le 12 costellazioni zodiacali! Questa connessione con i mesi dell’anno e i segni astrologici non è casuale: ogni lato del dodecagono rappresenta un arco di tempo, mettendo in evidenza il legame tra geometria e il ciclo della vita.
Uno degli aspetti più intriganti del dodecagono è il valore dei suoi angoli interni, pari a 150°. Non è solo una questione matematica, ma anche simbolica. Nella Bibbia, ad esempio, 150 è il numero dei giorni durante i quali le acque del Diluvio coprirono la terra, un tempo di trasformazione e rinnovamento. Nei Vangeli, è il numero iniziale dei pesci miracolosamente catturati dagli Apostoli su comando di Gesù dopo la resurrezione, un evento che sottolinea abbondanza e miracolo, e che successivamente si trasforma in 153, un numero altrettanto carico di significati mistici.
C’è di più. Il numero 150 è strettamente legato al 50, considerato da pensatori come Filone di Alessandria il più sacro tra i numeri. Perché? Nella tradizione cristiana, il 50 rappresenta perfezione e rinnovamento, collegandosi al Giubileo, un tempo di pace e riconciliazione.
Non possiamo parlare del dodecagono senza menzionare il triangolo sacro con lati proporzionali a 3, 4 e 5. È un piccolo miracolo numerico: se sommate i quadrati dei lati, ottenete proprio 50 (3² + 4² + 5² = 50). Secondo Proclo, questo numero era dedicato a Zeus, il re degli dèi greci, simbolo dell’unità cosmica.
E qui torniamo al dodecagono: non è solo una figura che rappresenta il cerchio celeste e l’intero zodiaco. È una sorta di ponte tra il mondo terreno e il divino, un simbolo che ci ricorda quanto tutto, dalla geometria alla spiritualità, sia connesso in un unico grande disegno armonioso.
Per oggi è tutto e vi aspettiamo il prossimo venerdì con la seconda parte. Nel frattempo lasciaci un commento!