Il TAIJI QUAN (o Tai Chi Chuan) (“Boxe della Suprema Polarità”) è una delle più nobili ed eleganti arti marziali interne cinesi del Wushu-Kung Fu. Secondo la tradizione, la nascita di questa disciplina risale alla dinastia Yuan (1279-1368) ad opera del monaco taoista Zhang San Feng, vissuto sul Monte Wudang, sede della tradizione Taoista. Il Taiji quan ha infatti radici nei principi taoisti dello Yin (principio femminile) e dello Yang (principio maschile) e dei cinque movimenti o elementi (Wuxing): Mu (Legno/Albero), Huo (Fuoco), Tu (Terra), Jin (Metallo) e Shui (Acqua). Esistono diversi stili di Taiji quan che si sono sviluppati nel corso dei secoli. Tra questi gli stili più conosciuti sono il Chen e lo Yang, poi il Wu, il Wu (Hao), lo stile Sun e lo Zhaobao. Nel corso dei secoli, è stato perfezionato e semplificato trasformandosi in una raffinata forma di esercizio per il benessere psicofisico globale. La pratica del Taiji quan consiste nell'esecuzione di una serie di movimenti dolci, lenti e circolari, le “Forme” (Taolu) che possono essere eseguite a mani nude e con armi tradizionali (spada, ventaglio, bastone, lancia e sciabola), le forme a coppie (Duilian) e la “spinta con le mani” o “mani appiccicose” (Tuishou). Fondamentale è anche il lavoro sull’energia Qi e Fa jing.
Lo stile praticato durante i corsi è lo Yang, che è caratterizzato da movimenti molto ampi e circolari che ricordano una danza e mimano un combattimento con un avversario immaginario. Dal punto di vista biomedico, il Taiji quan agisce su diversi distretti corporei e pone molta attenzione alla POSTURA del corpo, alla RESPIRAZIONE e al RILASSAMENTO. La pratica attenta e costante di queste tecniche, grazie alla loro morbidezza, alla circolarità e alla lentezza con cui vengono eseguite, costituisce un buon allenamento psico-fisico, rende il corpo più agile ed armonioso, migliora la postura attraverso un auto-allungamento della colonna vertebrale e un lavoro sulla muscolatura profonda; ha un effetto benefico sul Sistema Nervoso Centrale e periferico, sull’apparato cardio-circolatorio, respiratorio e sulla circolazione energetica. Recenti studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia del Taii quan nel prevenire la manifestazione di diverse malattie e migliorare le condizioni di salute di pazienti affetti per es. da diabete, fibromialgia, artrite reumatoide, malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer o in persone che hanno subito un ictus cerebrale o in malati oncologici.
Il rilassamento vigile, che si raggiunge con la pratica di questa disciplina, permette di acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo e del proprio respiro, permettendo così il libero fluire dell'energia (Qi). La pratica costante di questa disciplina aumenta la resistenza, migliora la coordinazione motoria soprattutto in persone anziane riducendo il rischio di cadute, riduce lo stress della vita quotidiana favorendo una mente serena ed uno spirito vivace ed aperto. Inoltre, il Taiji quan essendo un’arte marziale interna fornisce efficaci elementi di autodifesa. Grazie a tutte queste caratteristiche, questa disciplina può essere praticata ad ogni età e condizione fisica e per tutta la vita. Il Taiji quan è estremamente efficace quindi sia dal punto di vista marziale che biomedico, e se praticato con costanza permette di aumentare la SICUREZZA e la FORZA INTERIORE. Permette inoltre al corpo di ottenere un RIEQUILIBRIO POSTURALE GLOBALE agendo sulle catene muscolari profonde, rafforzando la muscolatura e l'apparato osteo-articolare nella sua totalità.