Le ultime scoperte scientifiche sul DNA

Genetica Ondulatoria ed effetto fantasma del DNA. Nuova era per la salute?

Il DNA costituisce la base del codice genetico di tutti gli organismi viventi.

La Biologia classica tradizionalmente attribuisce solo il 2% del DNA alle funzioni di controllo genetico, mentre il restante 98% è comunemente etichettato come "DNA spazzatura", apparentemente privo di una funzione specifica.

Ma è veramente così?

Le più recenti scoperte della ricerca scientifica nel campo della Genetica hanno aperto scenari avvincenti e rivoluzionari. Le più recenti indagini scientifiche dimostrano una realtà molto diversa, rivelando un ruolo cruciale per il cosiddetto DNA "spazzatura" all'interno del nostro codice genetico.

La Genetica Ondulatoria

Scoperte di spicco, condotte da ricercatori come Peter P. Gariaev, Fritz A. Popp e molti altri hanno dato vita a una nuova branca della Biologia conosciuta come Genetica Ondulatoria.

Questa disciplina esplora le proprietà ondulatorie del DNA. I ricercatori hanno dimostrato che il 98% del materiale genetico agisce come un "computer biologico quantistico", capace di generare onde acustiche e luminose armoniche. In questo contesto, il DNA "spazzatura" si rivela essere il custode di una complessa struttura che codifica la struttura e le funzioni dell'organismo, seguendo un "linguaggio" molto simile a quello umano e secondo un principio "olografico".

La Genetica Ondulatoria mette quindi in primo piano l'attività energetico-informazionale del DNA, spingendoci a riconsiderare la sua funzione oltre la semplice sequenza di basi genetiche.



L'Effetto fantasma del DNA

Le ricerche scientifiche di Gariaev e del suo team di collaboratori hanno portato alla scoperta del cosiddetto "effetto fantasma del DNA". Si è scoperto che il DNA è in grado di assorbire i fotoni di luce, e di conservarli sotto forma di una complessa struttura a spirale. I ricercatori hanno concluso che l'unica spiegazione a questo fenomeno sia che esiste un "campo di energia" che si associa al "doppio energetico", il "fantasma" del DNA. Si è dimostrato scientificamente che il "fantasma" energetico persiste per circa 30 giorni dopo la rimozione del DNA dal nucleo cellulare.

Le ricerche effettuate dal ricercatore Fritz A. Popp, hanno ulteriormente ampliato la nostra comprensione, dimostrando che sostanze dannose come per esempio il benzopirene, se trattate con luce UV, assorbono e rilasciano la luce con una lunghezza d'onda differente che risulta innocua per gli organismi viventi. Questo fenomeno si è osservato anche nella molecola del DNA e in oltre 37 sostanze chimiche testate. 

Da questi studi si è potuto dedurre che il DNA e gli organismi viventi emettono fotoni di luce armonica, simili alla luce laser. Possiamo quindi supporre che quando siamo sotto stress il nostro corpo comincia a "perdere" fotoni luminosi conservati nel nostro DNA e questo potrebbe influire negativamente sul nostro stato di salute.

In considerazione di queste scoperte rivoluzionarie, sorge la domanda:

Possiamo interagire direttamente con il nostro DNA e le nostre cellule? Le nostre emozioni e pensieri possono influenzare direttamente il codice genetico? Possiamo quindi avviare un processo di guarigione agendo sul nostro DNA?

Queste nuove scoperte potrebbero aprire la strada ad un approccio innovativo alla cura di sé e degli altri, aprendo scenari intriganti per il futuro della medicina e del benessere.