Antica rappresentazione del Taiji (Taijitu) di Zou Dunyi (XI secolo).
La cultura cinese fonda le sue radici nella filosofia e nella cosmologia Taoista. Gli antichi filosofi contemplavano uno stato primordiale di vuoto illimitato noto come Wuji o Wu Chi. Questo stato rappresenta l'assenza di polarità, una "forma senza forma" che precede l'emergere dell'Universo.
Il Wuji costituisce la sorgente del movimento e della quiete, è la fonte di ogni cosa nell'Universo, compresi i due principi fondamentali, lo Yin e lo Yang. Il femminile e il maschile, fondamenti della manifestazione della nostra realtà duale e della stessa essenza umana. Il saggio Lao Tze lo identifica come il Tao, mentre nell'I Ching, il Libro dei Mutamenti, è conosciuto come Taiji o Tai Chi.
"Il Tai Chi è nato dal Wu Chi o ultima vacuità. Esso è l’origine delle condizioni statiche e dinamiche ed è la madre dello Yin e dello Yang. Fermi si combinano, muovendosi si separano." (Wang Tsung Yueh)
I concetti di Wuji e Taiji non solo descrivono la creazione dell'umanità ma riflettono anche le relazioni tra individui e tra gli esseri umani e l'ambiente circostante. Quando qualcosa nasce dal Wuji, la condizione originaria di vuoto si dissolve, e il Taiji, la suprema polarità, si manifesta, dando vita a Yin e Yang.
Il Wuji precede ogni manifestazione, persino l'intenzione, poiché il solo desiderio di agire porta al Taiji. Ad esempio, un musicista è nello stato di Wuji quando non suona, ma l'intenzione di suonare dà origine al Taiji, anche se il suono non è ancora presente, espresso.
Nel Taiji, Yin e Yang coesistono in un equilibrio perfetto, in uno stato continuo di trasformazione e movimento. Lo Yin rappresenta il principio femminile, la notte, la Terra, l'immobilità e la forza centripeta, mentre lo Yang è il principio maschile, il giorno, il Cielo, il movimento e la forza centrifuga.
Nella condizione di Taiji, Yin e Yang sono inseparabili e complementari, unendosi armoniosamente per formare la totalità. L'equilibrio in tale unione è la chiave della potenzialità del Tao, la Via, che si espande e si contrae in armonia ed equilibrio perfetti. L'espressione tangibile del Tao è l'energia vitale Qi, che permea tutto l'Universo, compreso l'essere umano.
"Il Tao genera l’Uno, l’Uno genera il Due, il Due genera il Tre e il Tre genera i diecimila esseri.” (I Ching 2,41)
I filosofi antichi, sentendo la necessità di rappresentare visivamente e graficamente il concetto della polarità Taiji, svilupparono un diagramma, il Tai Chi Tu o Taijitu. La rappresentazione più antica del Taiji è rintracciabile in un testo cinese dell'VIII secolo. Quest'opera, incentrata sull'alchimia interiore per perseguire longevità e benessere, presenta diverse rappresentazioni del Taijitu.
In epoche successive vennero sviluppati altri diagrammi, come per esempio quello di Zou Dunyi del XI secolo, dove lo Yin e lo Yang sono simboleggiati in semicerchi neri e bianchi, a significare la circolarità nella manifestazione di queste due energie.
Il Taijitu si compone di due spirali, una che si avvolge e l'altra che si svolge a partire da un unico centro. Queste spirali rappresentano la discesa e l'ascesa delle energie cosmiche, le energie del Cielo e della Terra. La spirale Yang inizia dove termina quella Yin, si avvolge fino ad arrivare alla sua massima espressione, per poi manifestare in se stessa la tendenza opposta e iniziare il processo di svolgimento, in un ciclo continuo e ciclico. L'energia femminile Yin è raffigurata dal colore nero, mentre l'energia maschile Yang è rappresentata dal bianco.
Nell'attuale simbolo Taiji, la linea di separazione tra Yin e Yang è curva, ad indicare il movimento dinamico circolare. Queste due energie, in costante trasformazione e movimento, si integrano rimantenendo in un perpetuo stato di armonia ed equilibrio.
Nel Taijitu, all'interno del bianco, si trova un punto nero, e nel nero, un punto bianco. Così, nello Yang, si cela l'intenzione dello Yin, e viceversa. Lo Yin inizia a manifestarsi quando il suo principio complementare Yang è alla sua massima espressione, e il ciclo si ripete.
Il diagramma Taijitu indica che i due principi, opposti e complementari, possono raggiungere l'equilibrio e l'armonia, diventando un'unità integrata, il Due che diventa Uno. Questo principio trova applicazione non solo nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ma anche nelle relazioni presenti in natura e nel contesto delle interazioni umane.
A sinistra un'antica rappresentazione del Taiji tratto da Taiji quan tusho. A destra la rappresentazione corrente.