Oggi continueremo l'esplorazione di fondamneti dalla numerologia Pitagorica con il Fiore della Vita!
Il Fiore di Vita inizia con un cerchio centrale, chiamato
Cerchio Primordiale. Da questo cerchio, ne viene disegnato un secondo, centrato in un punto qualsiasi del perimetro del primo, formando la
Vesica Piscis. Successivamente, si tracciano nuovi cerchi dello stesso diametro, facendoli passare per i punti di intersezione tra i cerchi iniziali. Questo processo, che prevede sette passaggi, simboleggia i primi sette giorni della creazione.
I sei cerchi esterni del Seme della Vita si intersecano in sei nuovi punti, che diventano i centri per la successiva serie di cerchi. Il risultato finale di questa fase è chiamato Uovo della Vita, che rappresenta la seconda fase nel processo di creazione del Fiore della Vita, con un totale di 13 cerchi (7 + 6). Il numero 13 è significativo perché è il sesto numero primo. Partendo dall'Uovo della Vita, si disegnano altri cerchi centrati sui punti di intersezione esterni, creando un modello centrale nel Fiore della Vita con 19 cerchi completi, il settimo numero primo. Includendo i due cerchi esterni, si ottengono 21 cerchi, un numero rettangolare (3x7) e il sesto numero triangolare (21).
Marco, uno gnostico con una filosofia pitagorica, descrive tre gruppi di sette elementi (Ebdomada). Due di questi si trovano in Cielo, uno nel Cielo superiore e uno nel Cielo inferiore, mentre il terzo è sulla Terra, totalizzando 21 (7+7+7). Il nome cabalistico della Divinità è composto da 4 lettere (Jod-Hé-Vau-Hé) con un valore totale di 26. La lettera Hé, ripetuta due volte, rappresenta la dualità della creazione materiale. Considerando una sola Hé, si ottiene 21.
Il Fiore di Vita è associato ai simboli pitagorici per due ragioni: nasce dalla Vesica Piscis ed è stato trovato inciso su una colonna del Tempio dell'Osireion ad Abido, unico luogo in Egitto frequentato da Pitagora che studiò per 22 anni con i sacerdoti egizi. Inoltre, un tema ricorrente in Egitto è il fiore di loto, che sorge dall'acqua e rappresenta la vita e la creazione. I quattro figli di Horus sono raffigurati emergendo da un fiore di loto, così come il figlio di Ptah, il Fuoco Creativo. Questo simbolo è l'unico ad adornare il tempio megalitico, suggerendo un suo uso specifico.
Il Fiore di Vita è formato da una serie di cerchi intersecanti che creano simboli simili a pesci, simili a occhi, per un totale di 30. Per Marco lo gnostico pitagorico, il Nome Ineffabile si pronuncia in 30 elementi (lettere) e 4 combinazioni. Per Valentino, 30 è il numero gnostico del Pleroma, derivante dalla somma di due numeri triangolari di rango 5 (15+15=30). I Pitagorici vedono il triangolo come l'atomo base di ogni figura, che può essere scomposta in triangoli. La Pentactide (5 punti) produce 16 triangoli collegati da 30 lati. Nello spazio tridimensionale, la Tetractis pitagorica si manifesta come una piramide a base quadrata con 30 punti (1+4+9+16=30).
Analizzando il Fiore di Vita emergono diverse scoperte:
L'unione di queste figure crea 7 fiori a 6 petali intrecciati, formando il Fiore di Vita.
Per oggi è tutto, vi attendiamo nei commenti per conoscere le vostre opinioni!